Ciao runner veloce, sto parlando con te. Sì, proprio con te che corri sotto i 4 al km con la stessa disinvoltura con cui, in questo momento, sto sorseggiando un the di fronte al computer.
Con te che chiudi una mezza sotto l’ora e trenta senza troppi fronzoli mentre io quel risultato me lo tatuerei subito sulla spalla, ne scriverei dodici post, pubblicando foto trionfali sui social network, e ci farei pure una targa da appendere in casa.
Con te che fai le ripetute agile come una libellula mentre io, in confronto, sobbalzo come un elefante indiano con la portantina sulla schiena.
Con te che leggi le tabelle con disinvoltura, quando io devo prendere il pallottoliere per fare i calcoli e non mi ricordo mai che un minuto è fatto di 60 secondi e non di 100.
Con te che ti puoi mettere addosso qualsiasi scarpa e qualsiasi vestito, tanto correrai alla stessa, fenomenale, velocità mentre io, che ho un guardaroba e una scarpiera sportivi da fare invidia a Paula Radcliffe, non terrei il tuo passo nemmeno su una ripetuta da 200.
Senti un po’, runner veloce, ma non è che per una volta mi porti sulla schiena? Prometto che, nel frattempo, mi metto a dieta così neanche ti devi sforzare troppo. Però, ti prego, fammi provare l’ebbrezza del vento tra i capelli senza dover, per forza, usare il phon.
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