Un grosso problema dei runner è quello delle vacanze estive. Snodo cruciale è scegliere una location che possa appagare il sacro fuoco della corsa. E in queste ore, a pochi giorni dalla mia partenza per Cuba, mi sono resa conto che non ho prestato molta attenzione al dettaglio. O, meglio, mi porterò l’attrezzatura del caso… ma dove caspiterina si corre sulla Isla de la revolucion??? Che Guevara mi guarderebbe schifato (e Fidel al seguito) con un paio di nemiche Nike ai piedi. Forse opterò per diversi Mojito sotto il sole e per una gita a cavallo nella valle di Vinales. Poi magari verrò a scoprire che a Cuba sono come in Jamaica e son nati tutti con le doti paranormali di Usain Bolt e corrono a 2 al km sul Malecon schivando i carretti coi cavalli e le famiglie di maialini al pascolo.
Mai dire mai. Del resto, marito preparò la Maratona di New York nel 2010 sulle isolette greche di Milos e Santorini, tra branchi di cani randagi, scavallando i montarozzi dei pastori e facendo avanti e indietro sul lungomare pianeggiante mentre io godevo il tramonto in spiaggia (allora non avevo ancora il sacro fuoco) e centinaia di turisti che facevano l’aperitivo. Riporterò foto e commenti della Cuba per i runners!
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