Domenica scorsa mi sono arrampicata sulle “colline” dei milanesi. Sono salita sulla scala a chiocciola che porta al parco del Portello, ho percorso per la prima volta nella mia vita quella girella verde che è la mitica montagnetta, sono entrata nel nuovo parco di City Life e ho circumnavigato la vecchia fiera di Milano attraverso i suoi camminatoi in altezza.
Ho scoperto, insomma, una città che non conoscevo. Verde, avveniristica e tutta sviluppata in altezza.
Questo grazie al Salomon City Trail, la nuova frontiera del trail urbano.
Due le distanze proposte agli oltre 2.000 partecipanti della quinta edizione: una competizione Hard di 23,5 km con 463 metri di dislivello e una corsa Fast di 13,5 km e 210 metri di dislivello. Io mi sono cimentata nella prova Fast ma tutta la mia stima va a coloro che hanno avuto il coraggio di salire (e scendere) i 557 scalini che portano al 20° piano della Torre Allianz. Un vero e proprio spettacolo, un’occasione per cittadini e turisti di scoprire le bellezze di Milano correndo.
Ma perché organizzare un trail a Milano? I motivi sono tanti, dalla volontà di avvicinare i corridori urbani a percorsi più impervi fino a invitarli a scoprire la bellezza dei parchi cittadini. E, perché no, stuzzicare le persone a cimentarsi su vette reali.
Tutto ciò sulla scia della nuova moda che porta a vivere la corsa non solo come sfida contro il tempo ma come divertimento mirato alla scoperta dei paesaggi urbani e non.
A questo proposito, Salomon ha dedicato un intero sito alle avventure podistiche metropolitane dal quale poter attingere a percorsi ad hoc, in Italia e all’estero, nonché una app votata al city trail.
Il modo più economico e salutare di fare turismo. Non trovate? Provare per credere.
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