Sulla mia ultima partecipazione alla DeeJay Ten si sarebbe potuto scrivere un episodio di Sex and the city. Perché, dal momento in cui sono uscita di casa fino a quello in cui ci ho rimesso piede, non ho fatto altro che chiacchierare di vita e massimi sistemi con le mie amiche della corsa, come se fossimo sedute al tavolino di un bar il sabato pomeriggio a scambiarci confidenze reciproche.
Alla corsa, infatti, devo anche questo. L’aver trovato delle nuove amiche fantastiche, che riesco però a vedere solo quando Urano è in asse con Nettuno, come del resto succede con tutte le altre mie storiche amiche in questo momento della mia vita da giornalista di un quotidiano, girovaga, multitasking, runner e blogger. Quindi, il fatto di poterle avere tutte sottomano in un’assolata mattina di ottobre, mi ha trasformata nella creatura più logorroica del pianeta.
Prima con Silvia, nel tragitto in bici di andata e ritorno dalla gara. Due bionde al manubrio in modalità pettegolezzo sono pericolosissime, per fortuna di domenica mattina non c’era grande traffico a Milano.
Poi con Irene, che abita a Ferrara e che non vedo mai. Insieme a lei ho parlato dal primo all’ultimo metro della corsa. Ci siamo raccontate quello che non ci dicevamo da mesi, come due sorelle elettive. E pensare che ci siamo conosciute solo a marzo, condividendo la staffetta della maratona di Milano, ma la sintonia è stata immediata. Al 7°km ho sentito una ragazza dire: “ma come fanno quelle due a parlare così?”. “Ah bella”, volevo risponderle, “qui ci sono grandi arretrati da recuperare!”.
Nell’attesa di partire per la corsa, ho avuto anche modo di rivedere Elisabetta, che catturerò per un pranzo a breve, Elena, che seguo sempre sul suo pazzesco profilo di Instagram, Cristina, che lo sanno anche i sassi quanto adoro, Daniela e Greta, due forze della natura. Infine, ho finalmente conosciuto le mitiche Gazzelle on the road, le cinque girls più veloci di Milano.
In tutto ciò, ho anche corso. Ho partecipato a questa grande festa per Milano che è la DeeJay Ten: 25.000 runner presenti al via, una partenza a ondate che ha permesso di smaltire l’affollamento iniziale, i pacer di Nike che hanno aiutato i corridori a raggiungere il loro obiettivo e li hanno salutati battendo un cinque al loro arrivo, ristori riforniti fino alla fine e medaglia democratica per tutti. Ben vengano queste iniziative, che movimentano la città, con buona pace degli automobilisti. E un bravo anche a Linus, che ha fatto avvicinare tante persone alla corsa.
Indossavo: scarpe e abbigliamento Nike, calze The Wonderful socks
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