Come è stato il vostro week end di corsa? Il mio super positivo perché mi ha regalato un nuovo personale sui 10 km.
Sono riuscita infatti a passare dai 51’30”, conquistati con sudore al Trofeo Montestella del 25 ottobre, ai 50’50” strappati con fatica all’In Gir ala Cava, gara del circuito CorriMilano organizzata dall’A.S. Zeloforamagno.
Chi mastica questo sport sa lo sforzo che c’è dietro ogni piccolo miglioramento e, anche se avrei sognato di sfiorare i 50 minuti, sono felicissima del mio risultato, considerando soprattutto il punto da cui sono partita: i 56 minuti della Avon running di maggio.
Merito di questo traguardo è, senza ombra di dubbio, il giusto allenamento (grazie coach per le tue tabelle e per avermi insegnato, da aprile a oggi, un milione di cose). La corsa, lo ripeterò allo sfinimento, non ti regala un bel niente.
Anche sabato, ad esempio, mi sono allenata (tempo fa non avrei mosso un dito il giorno prima di una gara), con quattro ripetute da 500 intervallate da un 1.000 a ritmo mezza più i canonici 2k di riscaldamento e 1k di defaticamento. Sgambettata che mi ha fatto solo del bene.
Un grazie speciale questa volta va anche a Paride (nella foto di cover alla mia destra in arancione), che si è sacrificato per farmi da lepre. Scusa, Paride, se al 7° km ti ho zittito mentre mi ripetevi “molla le braccia, prendi fiato, dai che ce la fai”. Stavo veramente per schiattare. Avrai capito che, anche se a detta dei più ho un buon carattere, quando sono in gara è meglio lasciarmi stare.
Ultima cosa. Ho pensato per giorni a cosa mettermi, viste le minacce di freddo e gelo in Val padana. Alla fine ho optato per shorts Nike e calze lunghe, le mie ormai irrinunciabili The Wonderful Socks, abbinate a una doppia maglia a manica lunga sopra (termica + tecnica invernale X-Bionic) e per i guanti. La termica è volata via dopo il riscaldamento, i guanti sono stati abbandonati prima della partenza. Nonostante questo, però, sono morta comunque dal caldo. Sull’abbigliamento, insomma, ho ancora qualcosa da imparare…
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