Mariella. Bionda, runner e made in Puglia. Segni particolari: prima donna italiana per StrongmanRun partecipate. Da Barletta, la sua città, la combattente dalla chioma di Barbie ma dalla grinta di Big Gim accompagna ogni anno un nutrito numero di persone a Rovereto per partecipare alla corsa a ostacoli più famosa d’Italia. A chi altro potevamo domandare perché la Fisherman’s Friend StrongmanRun è una gara assolutamente da provare?
A cosa devi il tuo primato di italiana con il maggior numero di partecipazioni alla StrongmanRun?
Nel 2010 mi trovavo a New York con il gruppo di Born to run per correre la maratona. Lì ebbi modo di conoscere Manlio Gasparotto della Gazzetta dello sport e, proprio dal suo blog, venni a sapere dell’opportunità di essere selezionati per partecipare alla gara, che allora ancora non si svolgeva ancora in Italia ma solo in Germania. La presi come una sfida. Inviai la richiesta e mi chiamarono. Da allora, non ho mai mancato una gara, portando a casa tre partecipazioni in Germania e quattro in Italia.
Cosa ti ha conquistata della StrongmanRun?
Quando partecipi alla prima gara è come se un virus ti entrasse nel corpo. Quello che ti conquista immediatamente è il grande spirito sportivo di questa manifestazione. In tante circostanze, mi sono trovata a ricevere l’aiuto di persone che erano al mio fianco, che non conoscevo e che nemmeno parlavano la mia lingua. Gli sguardi, le sensazioni sono state sufficienti per comunicare. E poi la Strongmanrun è una gara a lento rilascio. Porterai con te le emozioni provate, giorno dopo giorno.
Sei stata folgorata a tal punto da diventare una ambassador della manifestazione, portando dalla Puglia gruppi numerosi di persone ogni anno…
Lo scorso anno, ad esempio, eravamo in 50. Ormai mi sono abituata a fare un po’ da tour operator, attrezzandomi per prenotare con largo anticipo camere d’albergo e biglietti del treno a basso costo. Sono consapevole dell’esigenza di tutti di non spendere troppo e le soluzioni per organizzarsi ci sono. Così, ogni volta, siamo riusciti a essere tra i gruppi più numerosi partecipanti alla gara.
Il tuo gruppo è famoso anche per i suoi travestimenti, caratteristica che rende speciale la gara. Cosa mi dici di questa insolita usanza?
Sono consapevole che mascherarsi non sia una cosa da tutti. È necessario avere un certo senso dell’umorismo e una buona dose di intelligenza. Io non obbligo nessuno a farlo ma lo consiglio, proprio per sposare lo spirito un po’ folle della manifestazione. In questi anni, ci sono state tante persone che, dopo le prime titubanze, hanno compreso il senso vero del travestirsi e si sono “convertite” con gioia a questa usanza, superando così i propri limiti mentali.
Quali sono i segreti per essere una strongwoman?
Devi essere presente, innanzitutto, con la testa. Ogni difficoltà che si incontra sulla gara corrisponde, metaforicamente, a un ostacolo della vita. E, proprio come nella vita, ognuno potrà farcela a patto di trovare la giusta motivazione. Aver superato così tanti imprevisti in gara mi ha permesso di affrontare con più serenità i momenti difficili dell’esistenza.
Chi corre la StrongmanRun?
Persone di tutti i tipi. Molte che ho incontrato lo fanno per dichiarare il loro amore verso la vita. C’è chi ha corso portando una T-shirt con scritti i nomi di tutte le malattie affrontate, chi per lavoro è a contatto con la morte o con la malattia… Ognuno trova in questa gara una fonte di grande stimolo ed energia.
Come sei cambiata in questi anni?
Dopo sette edizioni il mio carattere è cambiato. Non mi fermo più di fronte a nulla e non mi vergogno di nulla. Sono diventata una vera strongwoman!
Le tappe del 2016.
21 maggio 10k sprint Bilione (Ve)
11 giugno 10k sprint San Vittore Olona (Mi)
24 settembre 20k the original Roverereto (Tn)
Per info, strongmanrun.it
Fashion Running mette in palio due iscrizioni gratuite per la tappa di San Vittore Olone a chi manderà via mail a info@fashionrunning.it il suggerimento del travestimento più originale per la gara. Mariella ve ne ha dato parecchi spunti in queste foto… Buona fortuna!
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