Pensate di camminare a piedi nudi su un prato. E poi sulla sabbia. Chiudete gli occhi e assaporate le sensazione che state provando. Probabilmente disorientamento. Questo perché abbiamo perso l’abitudine di camminare scalzi e il nostro corpo si è addormentato protetto dalla confortevole sicurezza delle nostre scarpe.
Nike mi ha sfidata a mettere in gioco queste certezze. Prima con una prova sensoriale su un percorso di erba e sabbia, allestito all’interno dell’Appartamento Lago di Brera a Milano.
Poi con una corsa in parco Sempione, accompagnata da Giovanni Volonté, interprete esperto della corsa naturale, con ai piedi un paio delle nuovissime Nike Free Rn Flyknit.
Risultato? Non avrei mai volute sfilarle.
Sono una fan dell’estetica delle Nike Free. Due anni fa, ho acquistato una riedizione di un modello storico (il primissimo risale al 2004) al NikeLab di Soho a New York, che uso spesso per camminare. Per camminare, appunto. Non mi sono mai azzardata a indossarle per correre. Ho sempre temuto il fatto che non avessero ammortizzazione sufficiente. E la mia corsa è tutt’altro che perfetta per permettermi questo lusso.
Non avevo torto. Nicola Balbo, consumer event specialist di Nike, ha definito le Nike Free: “una Ferrari della corsa”. Viene da sé che, se siamo abituati a girare con una Panda, prima di buttarci in pista a 200 km/h con una rossa di Maranello dovremo tornare a frequentare la scuola guida.
A farmelo capire è stata la run con Volonté, che mi ha permesso di assaporare le sensazioni differenti di appoggio del piede, sulla base di alcune tecniche di corsa al naturale. Una serie di esercizi da provare per migliorare il proprio appoggio con gradualità. E arrivare, passo dopo passo, a scoprire il potenziale di queste scarpe.
Ma veniamo agli aspetti tecnici.
Il plus delle nuove Free è la suola intermedia auxetica o estendibile progettata per consentire il movimento naturale del piede dell’atleta e sviluppare la sua forza, sia durante le attività di training che durante la corsa.
Attingendo a nuovi studi che rivelano come il piede si espande e si contrae all’impatto con il suolo e al momento del distacco da esso, la suola intermedia auxetica imita il modo in cui il corpo e il piede reagiscono alla forza e tiene conto dei decisi cambiamenti di dimensione dei piedi – circa una misura in lunghezza e due misure in larghezza (!) – che avvengono a seguito del movimento.
La flessibilità multi-direzionale della suola imita questa forma che cambia, sia che l’atleta si stia muovendo in modo lineare durante una corsa, sia che esegua un movimento multi-direzionale durante il training.
Un gioiellino da usare con la testa, oltre che con il cuore.
Qui il modello legato al running: Nike Free Rn Flyknit. Qui i modelli per il training: Nike Free Transform Flyknit per la donna e Nike Free Train Force Flyknit per l’uomo.
E’ possibile provare le nuove Free nei Nike Store Porta Nuova a Milano e Cola Di Rienzo a Roma, con sessioni individuali della durata di 20 minuti.
Per registrarsi:
Milano: http://go.nike.com/5e24km6
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