Circumnavigare il Monte Bianco cercando di battere il sole nel giorno più lungo dell’anno.
Questa è la grande sfida di Asics Beat the sun, gara a staffetta disputata lo scorso 21 giugno, che ha visto trionfare il team Europe Nord, arrivato 51 minuti prima del tramonto. Al secondo posto, si è posizionato il team South Europe, di cui facevano parte gli italiani Xavier Chevrier e Luca Guglielmetti, tagliando il traguardo 12 minuti prima del calar del sole.
Otto sono state le squadre partecipanti, formate da runner esperti e da tre amatori (selezionati tra oltre 300mila candidature), e rappresentanti di 23 paesi e 6 continenti: Est Asia, Oceania-Pacifico, Africa, Nord Europa, Europa centrale e Sud Europa, più due squadre provenienti dalle Americhe.
Tutti i corridori si sono spinti oltre i propri limiti fisici e mentali avendo a disposizione soltanto 15 ore, 41 minuti e 35 secondi per coprire 140,1 km tra l’alba e il tramonto dalle 05.44 alle 21.25.
L’impegnativo percorso di 140 km è stato suddiviso in 12 sezioni con ogni atleta che ha dovuto correre almeno due sezioni del percorso.
In un finale epico, acclamati da una grande folla giunta nel centro di Chamonix, il team Nord Europa – con un runner amatore ed un esperto dal Regno Unito (Matty Hynes, James Rory MacDonald), dalla Svezia (Jonas Buud, Anna Sofie Nelsson) e dai Paesi Bassi (Erben Wennemars, Chris Berendse) – ha concluso la gara con tempo finale di 14:50:00, giungendo 51 minuti prima del tramonto.
Il team Sud Europa, nel quale in rappresentanza dell’Italia erano presenti il campione italiano di corsa in montagna sulle lunghe distanze Xavier Chevrier e l’amatore canturino Luca Guglielmetti, è risultato essere la seconda ed unica altra squadra a battere il sole, precedendo l’orologio della natura di 12 minuti.
Il team rappresentante dell’Europa centrale è arrivato terzo, ma non è riuscito a battere al sole. I team America 1, America 2, Africa, Asia Orientale e Oceania-Pacifico, erano tutti in grado di battere il sole, ma la natura ha avuto la meglio sulle gambe sempre più stanche dei loro atleti, che hanno affrontato condizioni atmosferiche estreme, tra cui neve, pioggia battente e vento.
La gara si è svolta fin dall’inizio, con grande tasso di umidità, pioggia a tratti, basse temperature e sui passi alpini più alti neve profonda fino al ginocchio, aggiungendo ulteriori difficoltà ad un terreno già esigente. Durante la terza frazione gli atleti hanno corso in coppia e legati a corde per sicurezza, si sono fatti strada attraverso la cima innevata di Fenêtre de L’Arpette a oltre 2.600 metri di altezza.
Le squadre hanno affrontato 9.668 metri di dislivello, l’equivalente della scalata dell’Everest, e hanno corso per 20 ore in un giorno in cui tutte le condizioni atmosferiche, neve, pioggia e vento, erano contro di loro.
Una vera e propria avventura. Una sfida contro il tempo.
Qui sopra Xavier Chevrier. In apertura, Luca Guglielmetti.
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