Due ragazzi, Dino e Barbara, accompagnati a correre la regina delle gare podistiche, la maratona, con il supporto di un coach d’eccezione, Stefano Baldini, e con l’affiancamento di Elena Casiraghi, esperta in nutrizione e integrazione sportiva dell’equipe Enervit. È questo il cuore dell’iniziativa promossa all’interno della trasmissione radiofonica DeeJay Training Center, dedicata al mondo dell’endurance, on air ogni domenica alle 12 su Radio DeeJay. Domani, Dino e Barbara, saranno schierati alle griglie di partenza della EA7 Milano Marathon, pronti a mettere a frutto i consigli dei loro tutor e a tagliare il nastro della prestigiosa 42k. Qui sotto troverete i dettagli della loro preparazione, raccontati dalla viva voce di Stefano Baldini ed Elena Casiraghi.
STEFANO BALDINI
Come è nata l’idea di accompagnare questi ragazzi alla loro prima maratona?
L’idea è nata a seguito delle tante domande che riceviamo la domenica durante la trasmissione di Radio DeeJay e della grande partecipazione del pubblico. Abbiamo pensato che sarebbe stato interessante selezionare degli ascoltatori e renderli partecipi accompagnandoli verso questo ambizioso traguardo. La scelta è ricaduta su un ragazzo di Milano, Dino, che aveva già disputato una maratona e su Barbara, di Genova, al suo esordio assoluto su questa distanza.
Come ti sei mosso per prepararli?
A novembre, mi sono fatto mandare il loro programma di allenamento del 2016, insieme ai dettagli relativi all’attività lavorativa e agli impegni quotidiani. Fino a Natale, abbiamo operato sulle basi, puntando sulla velocità e sugli allenamenti in palestra, poi abbiamo messo in piedi un programma di dodici settimane nell’ottica di aiutare Dino a battere il suo personale e Barbara a portare a termine per la prima volta una maratona.
Ci sono stati dei momenti difficili durante la preparazione?
Con Dino mai. Fisicamente è ben predisposto alla corsa ma, in passato, non si era allenato correttamente. In questi mesi, i suoi miglioramenti sono stati enormi. Siamo riusciti a fargli battere il personale sui 10k e sulla mezza maratona e, a volte, ho persino dovuto frenarlo di fronte al suo trasporto. Con Barbara il percorso è stato più complesso. Quando abbiamo iniziato ad allungare ha sofferto, soprattutto tra le due mezze che ha portato a termine, quella delle Due Perle e la Roma-Ostia. Ha avuto, in particolare, dei fastidi alle ginocchia, brillantemente superati grazie a un adeguato recupero e a una dieta anti infiammatoria.
Come prevedi che chiuderanno la gara?
Dino in 3h40, per Barbara decideremo domattina se farle seguire i pacer delle 4h o delle 4h15′. Il mio consiglio, per lei, è quello di partire sotto ritmo per allungare eventualmente negli ultimi 10k, godendosi la gara, il tifo e l’atmosfera.
Che consigli dai a chi affronta la prima maratona?
Ci sono dei topics generali, che funzionano a tutti i livelli: non stravolgere le proprie abitudini nei giorni precedenti, non usare mai scarpe nuove, non abbuffarsi nelle 48 ore precedenti, la mattina fare una colazione leggera, bere un bicchiere d’acqua ogni 45′ fino a mezz’ora prima della gara e bere sempre in gara, anche quando non si ha sete.
Quanto contano la testa e quanto le gambe in una gara come questa?
Un 50-50, a qualsiasi livello, sia che si corra per vincere sia che si corra per raggiungere un traguardo personale. Ci sono sempre dei momenti di difficoltà in una maratona, la maratona è, prima di tutto, una sfida con se stessi.
Maratona per te cosa significa?
Un senso di grande libertà. È una prestazione individuale in una città che per un giorno diventa un grande stadio. In un’epoca storica in cui si parla spesso di inquinamento e cambiamenti climatici, impossessarmi di una città correndo mi dà l’idea di potersi riappropriare della propria vita.
ELENA CASIRAGHI
E’ stato difficile cambiare le abitudini alimentari di questi ragazzi o li hai trovati già abbastanza “ben educati”?
Senza dubbio erano ben disposti e il grande passo avanti che hanno fatto è stato frutto della loro volontà di cambiamento generale. Dino aveva qualche kg di massa grassa di troppo, mangiava molti carboidrati e soffriva di carenze proteiche. Barbara, come molte donne, aveva una tendenza a perdere massa muscolare. Abbiamo perciò introdotto per lei due allenamenti in palestra alla settimana e delle proteine nella prima colazione. Con la Zona siamo riusciti a ottimizzare la massa muscolare e a ridurre l’infiammazione. Inoltre, in occasione delle gare di preparazione, abbiamo introdotto gel e integratori per abituare il loro corpo e vederne la reazione.
Quanto conta la giusta alimentazione nel migliorare le performance?
Moltissimo e sarebbe bello che fossero loro a raccontarlo in prima persona. In questi mesi li ho visti cambiare radicalmente ed essere più energici. Per raccontare quanto sia importante una giusta alimentazione nella vita degli sportivi, amo citare una frase di Jack Lalanne, fondatore del body building: “Se l’allenamento è il re, la nutrizione è la regina. Unendole, costruiremo un regno”.
Quanto è fondamentale alimentarsi bene prima di una gara di questo tipo?
Nella settimana precedente alla gara, consiglio sempre di togliere o ridurre drasticamente la verdura, aumentando leggermente i carboidrati e mantenendo la medesima quota di alimenti fonte di proteine. La sera prima è inutile esagerare perché le riserve sono già piene se si è mangiato correttamente prima. Meglio consumare un pasto leggero, come un antipasto di bresaola, pasta in bianco con grana e olio, più altre proteine. La mattina è buona regola fare una colazione light e prevedere un piccolo spuntino prima della gara.
Nella foto di apertura, da sinistra Stefano Baldini, Elena Casiraghi, Barbara e Dino.
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